Il barbecue a carbonella Weber 1221004 Compact Kettle
Tra i miei ricordi d’infanzia la grigliata con amici e parenti occupa sicuramente il posto d’onore: la mia famiglia d’origine aveva una casa in campagna e dato che ogni occasione era buona per fare baldoria, quando la festa era particolarmente numerosa utilizzavano una vecchia rete da letto singolo in ferro come griglia!
Quando ho acquistato la casa in cui abito adesso, tra i fattori che ne hanno determinato la scelta c’è stata sicuramente la posizione all’ultimo piano e completamente libera ai lati: non avendo vicini accanto che potrebbero lamentarsi del fumo ho potuto piazzare sul terrazzo il mio amato barbecue!
Avrete già capito quanto ami questo metodo di cottura: dopo aver tenuto per qualche anno un anonimo barbecue a carbone di forma rettangolare, ho deciso di fare il salto di qualità e ho acquistato un Weber, nel modello base il Kettle Weber 1221004 con diametro da 47 cm, per problemi di spazio.
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I principali vantaggi del barbecue Weber Compact Kettle
- è abbastanza compatto da stare comodamente su un terrazzino da appartamento;
- è curato in tutti i minimi dettagli, dalla scelta del materiale agli accessori;
- è facile da pulire;
- è molto versatile, permettendo una cottura diretta, indiretta, con o senza coperchio, e persino l'affumicatura;
- consente di regolare facilmente il calore delle braci, evitando di dover spostare la griglia su o giù.
Com'è nato il barbecue Kettle della marca Weber
Prima di passare alle caratteristiche del mio barbecue vi racconto brevemente la sua storia: il Kettle nasce a Chicago nel 1952, e proprio quest’anno festeggia 70 anni di vita! Il suo ideatore fu George Stephen, dipendente della Weber Bros Metal Works - un’azienda che produceva boe nautiche - ma soprattutto grande appassionato di cotture sulla griglia.
Purtroppo Chicago ha da sempre un clima poco favorevole, tant’è che viene chiamata anche la “città ventosa”, ma Stephen ebbe l’idea di utilizzare una boa di scarto, composta appunto da due semisfere, alla quale pensò bene di mettere delle gambe a sostegno e una griglia nel mezzo. Era nato il primo rudimentale Kettle – chiamato così per la forma che ricorda la classica teiera bombata molto utilizzata negli anni Cinquanta – e l’idea ebbe così tanto successo che appena sette anni dopo Stephen divenne l’unico proprietario della Weber.
Caratteristiche tecniche e design del barbecue Compact Kettle
Il Kettle mantiene ancora oggi la classica forma bombata delle origini e nella versione con diametro di 47 cm misura 53.1 x 54.1 x 87.9 cm.
La parte inferiore è una semisfera all’interno del quale troviamo due griglie disposte su due livelli. La prima, partendo dal basso, è la griglia di combustione e serve per accogliere le braci che serviranno a cuocere gli alimenti: realizzata in acciaio, presenta delle paratoie ai due lati che servono per contenere le braci nel caso si voglia procedere con una cottura indiretta. In questo caso avremo le braci ai due lati della griglia e al centro l’alloggiamento per una vaschetta che servirà per raccogliere il grasso che cola in cottura. La griglia superiore invece è realizzata in acciaio cromato ed è quella che andrà ad ospitare gli alimenti.
Contrariamente ai normali modelli di barbecue, nel Kettle l’altezza della griglia non è regolabile, e questo perché nella parte inferiore della semisfera troviamo delle alette di regolazione dell’aria in ingresso e in uscita che possono essere aperte a discrezione. Potendo regolare l’aria in uscita e in entrata riusciamo a regolare il calore delle braci e quindi muovere su o giù la griglia di cottura diventa praticamente inutile.
Esternamente la semisfera è corredata di una bella maniglia realizzata in nylon rinforzato con fibra di vetro che riporta il marchio Weber, che è utile sia per spostare il barbecue da una parte all’altra sia per appoggiare momentaneamente delle molle, un forchettone oppure un canovaccio.
Sopra alla semisfera troviamo il coperchio, sempre bombato ma più schiacciato, con in cima la maniglia – anch’essa realizzata in nylon rinforzato con fibra di vetro e corredata di schermo termico per evitare bruciature – e la valvola di areazione in alluminio.
Sia il coperchio che la parte sottostante sono realizzati in acciaio smaltato, di un bel colore nero lucido.
Nei modelli superiori è presente anche un termometro, che invece nel Compact Kettle non c’è: io ho risolto facendo un semplice foro con il trapano e inserendo un termometro acquistato su Amazon.
Nella parte interna del Weber 1221004 è presente un gancio che serve ad unire il coperchio al braciere, sostenuto da tre gambe in metallo: due di queste hanno le ruote per poterlo spostare agevolmente.
Tra il braciere e il fondo troviamo un vassoio in alluminio che serve a raccogliere la cenere che cade dalle bocchette di areazione e sotto ancora una base che io utilizzo per tenere la ciminiera d’accensione. Questo vi fa capire quanto sia elevata la qualità costruttiva del Kettle: nessun dettaglio è lasciato al caso.
Accessori utili per usare il barbecue a carbonella Weber 1221004
Il Kettle modello base non è corredato di accessori, a parte ovviamente le due griglie e il piccolo vassoio raccoglibriciole, e per un’ottima grigliata è consigliabile dotarsi di una serie di attrezzi che vi saranno molto utili. In commercio si trovano tanti kit con svariati accessori, il mio consiglio, però, è di acquistare pochi pezzi ma di qualità.
Tra gli strumenti indispensabili consiglio un paio di guanti ignifughi, molle, pinze, palette, pennelli a manico lungo per spennellare la carne con le marinate, tappetini in silicone - utilissimi per grigliare verdure e piccoli pesci - palette per girare gli hamburger e naturalmente gli accessori per la pulizia. Molto utili sono anche gli appositi vassoi forati per le verdure, la pietra refrattaria per la cottura della pizza e un buon termometro a sonda per verificare la temperatura interna degli alimenti.
Per proteggere il proprio barbecue dalla polvere e dalle intemperie è consigliabile acquistare anche una copertura, io ne ho una presa sempre qui su Amazon ed è veramente resistente. Essendo costretta a tenere il barbecue all’esterno per me è un’accessorio di primaria importanza.
Per accendere il fuoco è utilissima, direi indispensabile per i meno esperti, l’uso della ciminiera d’accensione, una sorta di brocca, provvista di manico, realizzata in alluminio con un fondo a forma di cono rovesciato formato da grossi fili di metallo. Lateralmente una fila di fori permette il passaggio dell’aria così da accelerare il processo di combustione.
Come accendere il barbecue Weber
Accendere il fuoco è veramente semplice: a seconda dell’alimento che andremo a cucinare, e del tempo previsto per la grigliata, possiamo utilizzare carbone, carbonella oppure i praticissimi bricchetti, una sorta di ovuli realizzati con polvere di carbone pressato addizionati con amido di mais. Rispetto al carbone i bricchetti costano meno, hanno una distribuzione del calore più omogenea e bruciano per un tempo più lungo, ma non raggiungono le alte temperature richieste, giusto per fare un esempio, per la cottura di una bella bistecca fiorentina.
Diciamo quindi che i bricchetti possono andare bene per cuocere alimenti come pesce, carni bianche e verdure mentre per alimenti che richiedono temperature più elevate è consigliabile utilizzare il carbone o la carbonella, che è carbone ridotto in piccoli pezzi e quindi meno pregiato, anche questa ideale per cotture brevi ad alta temperatura. Spesso io utilizzo un mix di carbonella e bricchetti in modo da avere una brace duratura e con alte temperature.
Si procede così: sulla griglia di contenimento delle braci si mette un pezzetto di diavolina (cubetti di paraffina adatti per accendere il fuoco) e si accende; sopra andiamo a posizionare la ciminiera piena di bricchetti o di carbonella. Sconsiglio nella maniera più assoluta di utilizzare gli accenditori liquidi perché spesso rilasciano un cattivo odore di petrolio. A questo punto non rimane che attendere: in circa venti minuti, senza bisogno di sventolare o soffiare sul fuoco, le braci saranno pronte, e non rimane che versarle sulla griglia. La ciminiera è dotata di un manico ad impugnatura di plastica termoindurita e una parte metallica curva che fungono da isolanti termici quindi non c’è pericolo di scottature, ma io consiglio sempre di utilizzare dei guanti appositi.
Con il barbecue Weber da 47 cm, ogni alimento necessita di un metodo di cottura personalizzato
Il Kettle Weber 1221004, rispetto ai normali barbecue, ci permette di provare vari tipi di cottura, cottura diretta, cottura indiretta, con coperchio o senza, e addirittura affumicatura.
Per far capire meglio la differenza "Kettle vs. altri barbecue" azzarderei questo paragone con la fotografia: una foto scattata con la compatta e una scattata con la Reflex. Con la compatta scatti e la foto è fatta mentre con la Reflex puoi modificare i parametri prima di scattare. Qui è un po' la stessa cosa: con il barbecue classico metti il carbone, accendi e grigli. Con il Kettle puoi regolare la quantità di aria in ingresso grazie alle alette che trovi in fondo e quindi anche la temperatura delle braci. Inoltre, puoi decidere il tipo di cottura più adatto per l’alimento che andremo a cuocere.
Ovviamente non sono cose che si imparano in un giorno ma man mano che viene utilizzato la voglia di sperimentare diventa sempre più forte. La Weber organizza addirittura dei corsi in molte città d’Italia!
Tornando ai metodi di cottura, la cottura diretta di solito viene utilizzata per le cotture brevi e prevede le braci sotto e gli alimenti da cuocere sulla griglia sopra le braci: è il caso ad esempio della cottura della bistecca, degli hamburger ma anche degli spiedini e dei crostacei. La cottura indiretta invece di solito si utilizza per pollame, cacciagione, pesce, verdure, pane, pizza e addirittura dolci. In questo caso il combustibile (ottimi i bricchetti) vengono messi ai lati della griglia mentre al centro verrà posizionata una vaschetta per raccogliere il grasso che colerà in cottura. A questo punto non rimane che posizionare l’alimento da cuocere sulla griglia di cottura, chiudere il coperchio e attendere: la cottura sarà lenta, con tutti i profumi e la magia della cottura nel forno a legna.
Quando mi capita di cuocere la bistecca alla fiorentina, che solitamente mi faccio preparare dal macellaio ad un’altezza di 5/6 cm, procedo in questo modo: parto con una cottura diretta su braci ad alta temperatura affinché si possa verificare la reazione di Maillard e sulla bistecca si formino le caratteristiche righe di cauterizzazione (in gergo tecnico dette “grill marks”) su entrambi i lati. Fatto questo sposto la bistecca sui lati, tenendola in piedi sull’osso, procedendo così con una sorta di cottura indiretta.
Con il Kettle possiamo sperimentare anche l’affascinante tecnica dell’affumicatura, per cui servono delle chips di legno aromatico apposite.
Come pulire il Weber 1221004
La pulizia del barbecue è sicuramente la parte meno divertente della grigliata ma ahimè necessaria. Per mantenere il mio Kettle ancora come nuovo, nonostante siano passati tanti anni e un numero imprecisato di grigliate, ho adottato un metodo poco ortodosso ma sicuramente efficace: prima di cominciare la grigliata lo rivesto internamente con la carta stagnola, il che mi impegna per 5 minuti ma mi garantisce un notevole risparmio di tempo e di energie per la pulizia finale.
La parte interna del braciere non deve essere mai pulita quando è ancora calda per non rovinare lo smalto, mentre diverso è il discorso della griglia di cottura: una volta terminata la cottura la pulisco subito con l’apposita spazzola a manico lungo con setole in acciaio. Per completare la pulizia grossolana mi aiuto anche con una sorta di pietra pomice specifica per la pulizia delle griglie. In pochi minuti i residui vengono via e quindi non mi resta che terminare l’operazione di pulizia o con detergente e acqua calda oppure mettendola in lavastoviglie.
Alternative valide al barbecue Weber Compact Kettle
Se in futuro dovessi acquistare un nuovo barbecue, spazio permettendo, la scelta cadrebbe ancora su uno degli articoli Weber, magari il modello Master-Touch con diametro da 57 cm.
Mi incuriosisce però anche un altro tipo di barbecue, il Kamado, di origine giapponese e riconoscibile per la classica forma ad uovo, anch’esso costituito dal corpo principale e dal cappello. La sua particolarità sta nel fatto che le due parti sono realizzate in un solo pezzo di spessa ceramica e questo fa sì che il suo punto di forza sia la grande capacità di trattenere il calore, tant’è che può essere pulito per pirolisi.
Giudizio finale
Prezzo Medio
Il barbecue a carbonella Compact Kettle 1221004 è il modello più compatto della marca Weber, che oltre a godere di tutte le caratteristiche che hanno reso rinomata l'azienda, ha anche un ottimo rapporto qualità prezzo. Con una spesa inferiore ai 150 euro – anche sotto i 100 euro se in offerta – si riesce a portare a casa un barbecue abbastanza compatto da stare su un balcone, ma soprattutto fatto in acciaio cromato nero molto pregiato, dotato di comodo coperchio con maniglia e valvola di aerazione, due griglie e vassoio raccoglibriciole. Il suo particolare design permette di regolare facilmente la quantità di aria in ingresso e in uscita, e quindi il calore delle braci all'interno, rendendo la cottura molto più personalizzabile a seconda del tipo di alimento.
Pulizia Facile
La parte interna del braciere non va mai pulita se calda, mentre è estremamente importante scrostare subito la griglia: io mi aiuto con un'apposita spazzola e con una pietra pomice, così da rimuovere in pochi minuti i residui di grasso. Solo in seguito posso lavare la griglia sotto l'acqua, oppure in lavastoviglie. Per la calotta inferiore, dove vengono alloggiate le braci, io di solito opto per una soluzione furba: rivesto il fondo con la carta stagnola, e dopo l'uso, l'accartoccio e butto.
Griglia 47 cm
Il Weber 1221004 è un modello base compatto, che ha un diametro di 47 cm e misura 53.1 x 54.1 x 87.9 cm. Questo gli permette di alloggiare comodamente su un terrazzino o un balcone.