La piastra a induzione elettrica Severin KP 1071

Ho acquistato la piastra ad induzione elettrica Severin KP 1071 a dicembre del 2017 per poter cucinare in qualsiasi posto, anche dove non ci sono fornelli a gas, e per girare le mie videoricette per il blog.

Con questa Severin da 2000 watt ho trovato la soluzione più adatta alle mie esigenze di portabilità: la piastra è infatti leggera e maneggevole, ma anche sufficientemente potente da raggiungere fino ai 240° gradi e consentire la cottura di qualsiasi tipo di piatto.

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1. è facilmente trasportabile, pesando circa due chili;
2. è maneggevole, misurando 28.1 x 35 x 4.2 cm;
3. è un oggetto bello esteticamente;
4. è stabile, grazie alla base piatta;
5. con i suoi 2000 watt di potenza accelera i tempi di cottura, facendo risparmiare energia.

La Severin KP 1071 è sottilissima: misura, infatti, 28.1 x 35 e ha uno spessore di 4.2 cm, per un peso di 2 chili circa.

Ha un design lineare, in nero, con una base piatta antiscivolo e una superficie superiore in vetroceramica perfettamente liscia, che migliora la stabilità delle padelle o pentole che vi si appoggiano, ed è anche facilissima da pulire.

Non presenta alcun pulsante, ma ha un pannello di controllo touch su cui è possibile impostare:

• un timer per i tempi di cottura – parte da 5 minuti fino a 180’ minuti, e avanza di 5 in 5 – che si attiva toccando il tasto a sinistra con il simbolo dell'orologio e si regola usando i tasti + e -;
• la temperatura, regolabile da 60° a 240° con 10 livelli di potenza, aumentando o diminuendo di 20° alla volta, e che si attiva toccando l'icona della fiamma e si aumenta o diminuisce con gli appositi tasti touch + e - .

Questo modello in particolare è ideale per pentole e padelle di 22 cm di diametro, ma facendo qualche prova si possono usare anche padelle più larghe. La piastra rileva automaticamente la presenza di una padella e, se non è adatta all'induzione, non si accende, non parte proprio la fase di riscaldamento.

La Severin KP 1071 non ha accessori specifici, ma è disponibile su Amazon una piastra adattatore per poter usare le pentole tradizionali sul piano a induzione.

Come abbiamo visto, una piastra a induzione sostituisce di fatto il fornello tradizionale e permette di cuocere qualsiasi tipo di alimento preparabile in una pentola o in una padella, come classici risotti, secondi di carne o alcuni dolci, come le crêpes.

Una volta inserita la presa di corrente, il pannello luminoso si accenderà e apparirà la lettera L (Low = bassa) che indica che la macchina è accesa ma fredda.

Con gli appositi pulsanti, si devono personalizzare il tempo di cottura e la temperatura, e posizionare la pentola o padella. Un segnale acustico avverte, poi, della fine del timer impostato e arresta la piastra automaticamente. Una volta spostata la pentola, un led luminoso (High = alta) avviserà con la lettera H che il piano a induzione è caldo.

Quando si sarà raffreddato, potrà essere pulito con una spugna e detersivo per piatti, e sciacquato con un panno bagnato in acqua tiepida e ben strizzato.

Da un confronto teorico online, posso dire che per lo stesso range di potenza e prezzo le piastre a induzione in commercio sono tutte molto simili, e non avendone provate altre, posso consigliare la mia Severin per l’uso che ne ho fatto finora, e che mi ha lasciato totalmente soddisfatta.

È infatti un prodotto non professionale, ma estremamente efficiente, con un design moderno, una buona potenza, e un buon rapporto qualità prezzo, intorno ai 60 euro. Il pannello touch permette una giusta dose di personalizzazione, ma ha, certo, la pecca di non avere un pulsante ON/OFF per cui se si vuole spegnere la luce a LED bisognerà staccare la spina.

Per chi necessita di maggiore capacità produttiva, esiste della stessa marca, per me molto affidabile, la versione a due piastre; mentre chi desidera una sicurezza ancora maggiore, può optare per la Aobosi, adatta anche a pentole in ghisa, con tasto di sicurezza per i bambini.