PERCHE' ACQUISTARE UN SET DA COCKTAIL
Perché un cocktail può essere una bevanda molto gradevole in tanti momenti della giornata. Prima e dopo pranzo. Nel tardo pomeriggio o durante una serata tra amici. Perché è divertente farli e può anche essere uno spettacolo assistere alla loro preparazione. E non è obbligatorio che siano tanto alcolici. Ma farli non è così semplice, e un buon set da cocktail contiene tutti gli strumenti necessari a farli.
SET DA COCKTAIL: I MIGLIORI DEL 2024
La rete offre tantissime occasioni per tantissime categorie di prodotti, anche per i set da cocktail. Ne abbiamo fatto una selezione, aiutati dai nostri esperti. E ve la proponiamo qui sotto.
Set da Cocktail Vinenco
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MaterialeAcciaio Inox
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Pezzi13
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RicettarioSì
Il Set Professionale Shaker Cocktail dell'azienda Vinenco è un regalo ideale per chi è appassionato di cocktail. Il materiale con cui sono fatti i diversi elementi del set è di ottima qualità (100% acciaio inox) e il design dei pezzi e della confezione è originale ed elegante allo stesso tempo.
Il Set Vinenco contiene uno shaker, un pestello da cocktail, un misurino, una pinza per ghiaccio, un cucchiaio lungo, uno strainer (e cioè un filtro da cocktail), e due beccucci per i liquori che vengono utilizzati come ingredienti.
Set da cocktail Obmobi
Il kit Shaker Obmobi comprende 17 pezzi essenziali per la preparazione di cocktail, tra cui un cucchiaio da bar e uno shaker. Nella confezione è incluso una guida alle ricette dei cocktail per aiutarti a iniziare a creare drink deliziosi e unici.
Il set è realizzato in acciaio inossidabile di alta qualità, noto per la sua resistenza alla ruggine e all'usura. La finitura lucida lo rende facile da pulire e di lunga durata nel tempo. E' inoltre fornito con una borsa vintage in tela che protegge gli strumenti dall'umidità, dalla polvere e dagli urti.
È progettato per essere compatto e facile da trasportare. Che siate in campeggio, a una festa o a un barbecue, sarete in grado di creare i tuoi cocktail in qualsiasi momento e ovunque ti trovi.
Alessi Lunar Eclipse
Con il Set Alessi Lunar Eclipse si fa un salto di qualità, sia per quanto riguarda i materiali e la loro lavorazione, che per quanto riguarda il design.
I quattro pezzi di cui è composto - uno shaker (Boston), un misurino, uno strainer e un mescolatore lungo - sono in acciaio inossidabile 18/10 lucidato e sono stati disegnati da Ettore Sottsass, architetto italiano di fama mondiale. Il tutto rende Lunar Eclipse un set davvero raffinato ed elegante.
AYAOQIANG, set di 12 Pezzi
Il set di AYAOQIANG è fatto di 12 pezzi in acciaio inox, antiruggine, sicuro per l'uso alimentare e durevole. È adatto sia ai principianti che ai professionisti. Ed è anche facilmente lavabile sia a mano che in lavastoviglie.
Oltre alla struttura in legno comoda per tenere tutti i pezzi in ordine anche durante la preparazione dei cocktail, nella confezione trovate uno shaker, un pestello, un cucchiaio da cocktail, un misurino doppio, una pinza per il ghiaccio, quattro versatori per bottiglie, uno strainer e un apri bottiglia.
Set barman NATUMO
Anche in questo caso si tratta di un set in acciaio inox, materiale perfetto per la salute e che rende il set anche protetto dalla ruggine.
Comprende uno shaker, un misurino, un cucchiaio miscelatore, un pressino, due cannucce riutilizzabili, due versatori per bottiglie, una spazzola per la pulizia e una borsa dove mettere tutto. È facile da pulire e la borsa portaoggetti rende agevole portarlo in giro.
BarCraft Luxury Kit
Questo è un set davvero elegante, in acciaio inossidabile con finiture in nero e ottone. È composto da un shaker, un filtro da cocktail e un doppio misurino. Gli elementi essenziali e indispensabili per preparare un cocktail da professionisti. Nella confezione troverete anche un ricettario che potrà essere utile sia ai principianti che ai professionisti.
COS'E' E PERCHE' SI CHIAMA COSI'
Il cocktail è una miscela di più ingredienti, alcolici e non alcolici. Devono essere minimo tre: il liquore di base, una sostanza che ne modifica il sapore, e un terzo ingrediente che contribuirà a cambiarne il colore.
Ma perché si chiama cocktail, che vuol dire coda di gallo? Perché spesso un cocktail fatto secondo tutte le regole del caso presenta una colorazione ricca e variegata che ricorda proprio la coda del gallo.
LE COMPONENTI CLASSICHE
Come abbiamo appena visto, le componenti principali di un cocktail sono tre: il liquore di base, un ingrediente che ne cambia il sapore, e uno che ne cambia il colore. Fanno eccezione i cocktail analcolici, proprio perché mancano le parti alcoliche. Ma in un cocktail classico, l'alcol non può mancare. E i liquori di base sono i distillati come il brandy, il gin, il rum, la tequila, la vodka, e il whiskey.
Tra gli ingredienti che servono a modificarne il sapore, ci sono ingredienti alcolici e non alcolici. Tra gli alcolici, i più utilizzati sono il vermouth, e i liquori alle erbe o al caffè. Mentre tra i non alcolici ci sono ancora il caffè, la panna liquida, la soda, e i succhi di frutta. Altri ingredienti che ne modificano l'aroma ci sono gli sciroppi, l'angostura, il tabasco, il worchester, e anche il sale e lo zucchero.
Per modificare il colore si posso utilizzare anche uno sciroppo, un succo di frutta, un liquore e altro.
TIPOLOGIE DI COCKTAIL
Esistono diversi tipi di cocktail, definiti da parametri come la quantità di alcol presente, il volume complessivo, il recipiente di preparazione e il momento della giornata in cui è meglio gustarli. Seguendo queste caratteristiche, i tipi principali sono: pre dinner (aperitivo), after dinner (digestivo), per tutte le ore, corroborante-invernale, dissetante-estivo.
I cocktail si possono classificare anche in base alla quantità. Ci sono gli short drink, che vanno fino ai 70 ml e hanno una percentuale di alcol di solito superiore a quella dei medium dei long drink. I medium drink possono arrivare a 100 ml, e i long drink vanno dai 200 ai 300 ml.
E poi ci sono i cocktail di nuova tendenza. E cioè quelli analcolici e quelli dietetici. Quelli analcolici sono, ovviamente, senza alcol, e quindi sono in gran parte a base di frutta. E quelli dietetici sono caratterizzati da un basso contenuto calorico.
Da aperitivo
I cocktail che rientrano nella categoria pre dinner (aperitivi), oltre ad essere una piacevole introduzione al pranzo e alla compagnia dei commensali, hanno lo scopo di stimolare l'appetito. Per questo devono essere secchi e asprigni, aromatici e stimolanti, e non troppo alcolici. Vanno esclusi dagli ingredienti il caffè, la menta e altre sostanze digestive. E non devono essere troppo abbondanti.
Cocktail digestivi
I cocktail digestivi hanno di solito un sapore ricco e dolce, e devono stimolare la digestione. Tra gli ingredienti si trovano di solito erbe, caffè o frutta secca. È meglio se non ci sono latte o panna, a meno che il cocktail non sostituisca il dessert.
Per tutte le occasioni
In realtà sono cocktail adatti soprattutto al pomeriggio o al tardo dopocena. Hanno sapori morbidi e la gradazione non è di solito troppo alta. Hanno spesso una componente acidula che li rende più beverini e dissetanti.
Cocktail corroboranti
Sono adatti soprattutto ai mesi freddi. E quindi sono piuttosto calorici contenendo spesso panna, creme di liquore, vini dolci o liquorosi e zucchero. A volte vengono serviti caldi.
Cocktail dissetanti
I cocktail dissetanti sono invece adatti ai mesi più caldi. Possono essere alcolici, analcolici o a basso contenuto alcolico. Tra gli ingredienti si trovano spesso frutta, succo di limone, ghiaccio, e una qualche bevanda gassata. Vanno bevuti lontano dai pasti.
LA PREPARAZIONE DEI COCKTAIL
La preparazione di un cocktail non è solo un fatto strettamente tecnico, ma anche un fatto rituale, uno spettacolo per i clienti e per gli amici. Se fatto a regola d'arte, può essere davvero una parte importante della festa, e anche un'ottima introduzione alla degustazione.
La prima cosa da fare per preparare un cocktail perfetto è quella di dotarsi degli strumenti giusti, e acquistare un set da cocktail è una buona scelta. Per i più raffinati, c'è anche la pistola affumicatrice, con cui creare effetti particolari sia sui sapori che sigli aromi. Poi bisogna strutturare lo spazio in maniera adeguata, in modo da avere sottomano tutto quello che serve, dalla ricetta, agli ingredienti, agli strumenti necessari.
Una delle cose che imparerete con il tempo sarà dosare gli ingredienti. Nelle ricette, infatti, le quantità sono espresse in frazioni di decimi e non in millilitri, cosa che renderebbe il tutto più agevole per un principiante. Quindi dovrete allenarvi con le proporzioni per tradurre le frazioni in quantità più facilmente misurabili, come i millilitri, ad esempio. Una volta selezionati e misurati gli ingredienti giusti, non vi resta che versarli nel contenitore in cui li miscelerete. Tenete però presente questo vincolo: la quantità di alcol non dovrebbe mai superare i 60 ml. E nel caso manchino liquidi per raggiungere la quantità prevista per il cocktail che state facendo, aggiungete altro.
Il contenitore in cui miscelare gli ingredienti va scelto in base cosa state preparando. Se il cocktail è fatto da ingredienti fluidi, basterà il bicchiere in cui lo servirete. Ci sono anche diversi tipi di bicchiere, ma questo lo vedremo dopo. Quando gli ingredienti sono un po' più difficili da mescolare, magari perché ci vuole un po' più di tempo per raggiungere il risultato desiderato, allora è meglio utilizzare un mixing glass. E se il cocktail prevede ingredienti densi - come sciroppi, tuorli o succhi - allora dovrete usare uno shaker.
UN RICETTARIO PER COCKTAIL
Soprattutto per chi comincia, ma anche per chi è già esperto, un ricettario dove trovare tanti cocktail da preparare per i proprio amici o per i propri clienti può essere davvero utile. Eccone due interessanti.
I BICCHIERI DA COCKTAIL
Ogni cocktail vuole il suo bicchiere. E, come intuibile, ci sono tanti bicchieri da cocktail perché tanti sono i tipi di cocktail.
Il tipo più piccolo è la coppetta. Ha forma triangolare, con stelo lungo e capacità da 100 ml. La coppetta doppia è identica alla coppetta semplice, ma ha capienza appunto doppia.
Un po' più grande è la flûte, che di solito ha una capienza da 250 ml. Ha forma slanciata e stelo corto. Viene di solito utilizzato per spumanti, champagne e cocktail frizzanti.
Il tumbler basso è il classico bicchiere da film americano ambientato negli anni '50. È adatto soprattutto ai cocktail molto alcolici e serviti con ghiaccio. Ha una capienza di 180 ml.
Il tumbler medio è invece più lungo e stretto, con una capienza da 180 ml. Molto utilizzato per i long drink con ghiaccio.
Il tumbler alto è, appunto, ancora un po' più alto, e può raggiungere una capienza da 350 ml. Per drink ancora più long.
Poi c'è il bicchiere per Irish Coffee che è leggermente bombato, ha una capienza 180 ml e un gambo sufficientemente lungo e spesso per non scottarsi. Viene utilizzato anche per altri hot drink.
L'ultimo di questa lista è il bicchiere per il punch. È un bicchiere piccolo, da 230 ml di capienza circa. È fatto in vetro resistente con l'aggiunta di un manico e una struttura metallici, in modo da avere una impugnatura sicura anche con liquidi molto caldi.